venerdì 27 gennaio 2012

sabato, 24 maggio 2008  
Stanotte ho dormito vestita, truccata, senza coperte e con la tv accesa. Ah, e con un piede in un bicchiere. Mentre sognavo di comprare via telefono l'abbonamento annuale a "Cavalli e segugi", mi sveglio svogliatamente, disturbata dal rumore di appiccicose gocce di Coca-Cola che scendevano prima sul mio piede e poi sul pavimento. Sveglio le mie socie, e come sonnambule ci spargiamo al buio per la casa ognuna alla ricerca di un letto e di una coperta. Come sempre, mi becco il mio adorato soppalco. Dormo giusto quel paio d'ore necessario per essere sufficientemente nervosa al risveglio, et voilà, mi fiondo qui in biblioteca. Devo dire che sto effettivamente sfruttando a pieno sto fatto della casa libera. La serata più movimentata dell'ultima settimana è stato il sabato sera passato a telefonare a numeri a caso presi dall'elenco per poi mettergli la canzone di Max Gazzè appalla. Non avete ancora provato? Una figata eh. "Pronto?" "Ciao sono quello che hai incontrato alla festa, ti ho chiamata solo per sentirti e basta..." spassosissimo. Ora vi lascio che devo decidere quanti lavoratori assumere ad un dato reddito tenendo conto che la disutilità marginale del lavoro è crescente, che il petrolio è salito a $130.74 al barile e che oggi il mio farmacista aveva la riga a sinistra.

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