giovedì 29 dicembre 2011

martedì, 11 ottobre 2005
Siore e siori,
questo blog inizia a farmi un po' pena in realtà...
Che dire, il tempo è una piaga della società. Non ne ho mai abbastanza per scrivere.
In compenso posso dirvi che quelli di Experimenta mi hanno chiamata sul serio, e che ho anche risposto... "Cacchio, proprio quest'anno che il tema era lo sport non posso venire a lavorare....Mi dispiace infinitamente...."
Sono sempre più convinta che certe cose non abbiano motivo di esistere a questo mondo.
Una di queste è, ribadisco, questo blog.
La seconda è la pagina-oroscopo dell'altroieri.

Scritto e diretto da: miazalica a 19:45 | link | commenti (2) |
#1   14 Ottobre 2005 - 00:06
Mia cara mia cara oppure mia cara Mia cara
Non ti scoraggiare…i blog sono troppo ambigui per avere un senso ed essendo ambigui spesso ne hanno più di uno, di senso. Se non riesci a curare un blog, curane almeno metà, cura una metà blog, anzi UN metablog , un blog che parla di blog.
E, siccome lo stai già facendo, questa mia esortazione non ha motivo di esistere ma testimonia la mia presenza, altrettanto immotivata, sul blog.
Quanto al tempo, einstein diceva che era una piega nello spazio o un’eternità nell’ ospizio o un eternit nella spazzatura (è uguale mici ala seco onda) . einstein adesso è morto, distrutto o comunque si è trasformato perché “polvere siamo e polvere ritorneremo” “nulla si crea, nulla si distrugge” “ cambiare tutto per non cambiare nulla” “ noi siamo figli delle stelle”... No so se il tempo sia una piega, o una piaga, se te lo pagano è lavoro ( se fai la lavandaia è lavare), se non ne hai rifiuti lavori, se non hai lavori non hai denaro, se il tempo è denaro e non lavori non hai né tempo né denaro, non hai lavori e non hai valori. La mancanza di valori, in effetti, è una piaga della società.
Boh!?! Comunque se non hai tempo per scrivere, mandami almeno una cartolina!
Se il blog ti fa penna, scrivi!
Senò vivi e lascia scrivere!
Ba
Ci

Ps la pagina dell’oroscopo dell’altroieri l’ho usata perché avevo finito la cart’ igienica; spero non ti dispiaccia. ma le pagine dello sport te le ho tenute!
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#2   16 Ottobre 2005 - 13:14
niente ha motivo di esistere, ma siccome esiste... continua.

un bacio da kyoto
spero tu stia bene
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venerdì, 30 settembre 2005
Dear blog...
 
Caro Essenziale&Inutile,
volevo dirti che mi dispiace veramente di averti trascurato in questi ultimi giorni...ma, come vedi, la vita da stagista è dura e noiosa, a maggior ragione se non sei la stagista del Presidente degli Stati Uniti. Perciò cerca di capirmi se non ti scrivo così spesso: il fatto è che oltre alla disgrazia di essere stagista, qui si aggiunge la disgrazia di non avere più un pc, il risultato sono questi post sempre più diradati e disidratati, perchè il lavoro d'ufficio, oltre che il tempo, mi toglie anche la voglia di vivere. Per riprendermela, avrei bisogno di scrivere, indi avrei innanzitutto bisogno di un nuovo computer. Perciò ho pensato di venderti. Non prendertela per il termine. Insomma, sarebbe soltanto un modo per valorizzarti (disse il magnaccio). Potrei ad esempio decidere di far pagare ogni ingresso nel blog al prezzo di un misero euro, il che non mi sembra per niente eccessivo. Vedi? Oggi avrei già accumulato 1635 euro, e allora altro che portatile...Ho anche pensato di inserire un album di mie foto XXX, quelle però scaricabili a un prezzo ben più alto (come vedi anch'io debbo valorizzarmi). Poi ho intenzione di attivare delle "promozioni fedeltà" con la "ESSENZ-CARD": con soli 100 ingressi su "essenziale" vinci un soprammobile inutile.  Altri premi sarebbero la serie di dvd dei "Linciaggi in diretta", (la mia trasmissione preferita), per ogni blogger che mi linka, e il premio al miglior commento della settimana: una copia sbiadita ma ancora guardabile (in versione "muto") di Senti chi parla. Nel frattempo, però, hai visto che ho già effettuato varie modifiche tra le tue opzioni? Ho tolto la fastidiosa scritta "eccomi", sopra la mia foto; ho tolto la banale scritta "Archivi" inserendone una molto più giovane e frizzante; ho anche tolto la parola "Contatore", che era molto triste, immaginandomi tutto un naufragar di gente tra i post di Essenziale e inserendo quindi il "contatore di naufragi". Inoltre, dopo un tot di naufragi darò inizio alla mia personalissima serie dell' "Isola dei famosi", dove deciderò chi quando e con quali modalità escludere tra i visitatori del blog. Che prima però, dovranno diventare famosi.
Incessantemente tua,
Mia.

Scritto e diretto da: miazalica a 12:37 | link | commenti (3) |

#1   08 Ottobre 2005 - 20:17
 
Nema vise sunca
Nema vise meseca
Nema tebe, nema mene
Niceg vise, nema joj.
Pokriva nas ratna tama
Pokriva nas tama joj.
A ja se pitam moja draga
Sta ce biti sa nama?
Mesecina, mesecina,
joj, joj, joj, joj
Sunce sija ponoc bije,
joj, joj, joj, joj
Sa nebesa, zaproklija
Niko ne zna, niko ne zna
Niko ne zna, niko ne zna
Niko ne zna sta to sija
utente anonimo  
#2   09 Ottobre 2005 - 11:37
 
miaaaaaaaaaaaaaa

sono a tokyooooooooooooo

deha mata
paolo
utente anonimo  
#3   11 Ottobre 2005 - 18:35
 
Chi è che mi scrive il testo di mjesecina?!
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mercoledì, 21 settembre 2005
OROSCOPO della Bilancia
Carissime bilance,
ma quanto mi costate? Ero stufa di quella vecchia e ormai giallognola bilancia con i numeri sbiaditi e la lancetta curva che tenevo da anni nel bagno, e avevo pensato quindi di procuramene una nuova. Una di quelle che ti ci metti sopra a piedi nudi, e ti calcolano: peso, massa corporea, altezza, larghezza, quoziente intellettivo (QI), quantità di peli (QP), percentuale di lipidi presenti nel sangue e, se selezioni bene, anche la tua ultima dichiarazione dei redditi. E invece, stupore degli stupori, ho subito uno shock (anafilattico) alla vista dei prezzi: non ho capito su quale base logica, ma ho notato che il costo delle bilance ipertecnologiche aumenta proporzionalmente al tasso di colesterolo presente nel corpicione di Maurizio Costanzo. Questo vuol dire che, finché quello campa, io dovrò accontentarmi della mia vecchia catorcia, ricordandomi ogni volta che devo sottrarre 12, poi dividere per 4 e poi aggiungere 42 alla cifra che essa indica, perchè devo tenere conto della curvatura della lancetta, del rigonfiamento della bilancia stessa, e dell'inclinazione del pavimento, che influiscono non poco sul numero finale.
Ma torniamo a noi, e a quanto ci dicono gli astri.
LAVORO
Care bilance, a lavoro si presenta un mese buio e ricco di malintesi. A causa di una vostra piccola distrazione, verrete tacciati a vita di "disattenzione" da parte dei vostri colleghi: ricadranno su di voi, nel corso dei successivi mesi, tutte le colpe di tutte le dimenticanze e di tutti i malfunzionamenti in azienda. Quindi, stupiteli. Non presentatevi in ufficio per i successivi sessanta giorni, eviterete gran parte dei fastidi sovraelencati. Mettendo in conto, poi, che al vostro ritorno a lavoro, sarà forse il capo a stupirvi.
AMORE
Purtroppo, care bilancine e cari bilancini, nel prossimi mesi i soggetti dell'altro sesso parranno non notare la vostra presenza nei loro paraggi. Stupiteli, dunque. Tirate fuori quel vecchio coltello da cucina che avete riposto nel solaio, sedetevi su una panchina all'ombra di un albero, e iniziate a effettuare profondi tagli all'altezza del vostro polso (facendo scorrere ripetutamente la lama appoggiata sul vostro braccio nei due sensi: sinistra, destra, sinistra, destra e così via). Forse, perdendo soltanto qualche decilitro di sague, riuscirete a recuperare nuovamente la loro attenzione. 
Per quelli già follemente innamorati, invece, le previsioni sono ben altre. Scoprirete presto che la partner (o il parner) vi tradisce NON perchè non vi trova più attraenti, bensì perchè lui (o lei) non è eterosessuale. E nemmeno omosessuale. Le sue scappatelle sono vere e proprie confessioni d'amore represso, finalmente libero di essere. Domandatevi poi che fine ha fatto il cane della vicina. Infine, stupitevi di nuovo.

SALUTE
No.

CONSIGLI E PROVERBI
(Chi s'accoppia s'accoppa.)
Chi stupisce, ribadisce.
Chi non stupisce, svanisce.
Chi si stupisce, poi abortisce. 

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#1   24 Settembre 2005 - 18:31
 
i tuoi consigli mi stimolano la vescica, vado a fare la piscia.
cia'
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#2   28 Settembre 2005 - 16:36
 
ahh! fatta.
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sabato, 17 settembre 2005
 
Siore e Siori,
siccome dall'ormai famigerato martedì dell'ultimo post ho ricevuto una quantità insensata di messaggi del tipo "MA E' VERO QUELLO CHE TI E' SUCCESSO DA GIANCARLO?", ho deciso di:
1) attivare la nuova promozione omnitel: ti ricarichi di 20 centesimi a ogni messaggio ricevuto;
2) comunicarvi in questa sede, con vostro grande dispiacere presumo, che purtroppo quella storia non è il sunto del mio martedì sera scorso, bensì del mio martedì sera di due settimane prima;
3) scherzo;
4) cinque;
5) che quella sera in realtà alle tre e mezza ero già nel mio lettuccio, e probabilmente passeggiavo già nel sottobosco del mio inconscio sognandomi avvinghiata dalle braccia di Giorg Cluni;
6) nemmeno quello purtroppo, quella sera non ho nemmeno sognato;
7)
8) d'ora in poi applicherò la seguente regola: scrivo solo eventi che possano essere confermati da almeno due testimoni oculari;
9) ma poi non lamentatevi se il post più entusiasmante sarà "la mia domenica tipo";
11 -1) non ho altro da dire. Ma mi piaceva scrivere "11 -1" invece che "10".


Scritto e diretto da: miazalica a 12:54 | link | commenti |

mercoledì, 14 settembre 2005
Da GIANCARLO
 
Il Giancarlo, per chi non lo conoscesse, o ancor meglio per chi, come mia sorella, è convinto si tratti di un meridionale a Torino per lavoro, è un locale dei Murazzi che, come tale, si affaccia sul Po come tutti gli altri. Ma il Giancarlo è un locale passato alla storia, in particolare si narra dei famosi "martedì da giancarlo" che paiono esser diventati l'unica ragione di vita (seconda soltanto all'ultima innovazione del rouge pulp) delle ventenni nonché liceali torinesi. Giancarlo è un piccolo universo che raccoglie campioni di ogni specie umana. E' un po' come l'Arca di Noè di Torino, insomma. Gianki accoglie sempre tutti: alternativi, squatter, fighetti, senzatetto, senzatette, e anche gli ultimi stronzi che vi si riuniscono solo verso le sei del mattino, dopo un'altra notte passata tra le casse dei locali della concorrenza. Che poi in realtà si dà il caso che il Giancarlo non abbia affatto concorrenza, poiché unico nel suo genere. La bellezza del giancarlo come locale, che sicuramente non è estetica, sta nel fatto che uno lì dentro non si sente mai a disagio. Da Gianki uno non si sente mai troppo sbronzo, perchè a guardarsi intorno, c'è sempre qualcuno più sbronzo di te. Uno non si sente mai troppo scrauso, perchè lì c'è sempre qualcuno vestito peggio di te. Da Giancarlo uno non si sente mai troppo basso, nè troppo brutto, nè troppo chiatto, perchè lì C'E' SEMPRE QUALCUNO CHE LO E' UN PO' PIU' DI TE. Infine, ed è quel che conta, uno da gianki non si sente mai uno sfigato, perchè come ti giri puoi sempre vedere qualcuno messo peggio di te: nasi sanguinanti, gente senza braccia, facce sfregiate...sì sì il gianki non storce il naso proprio con nessuno! Ieri sera ero lì, capitata quasi per caso, impegnata a fare quel che ogni frequentatore abituale fa da giancarlo: non banalmente a ballare, non prevedibilmente a bere, bensì a torcere il collo a destra e a sinistra, ripetute volte, strizzando gli occhi per vedere meglio se girava qualche faccia amica. Facce amiche. Ecco la parola d'ordine del gianki. Uno va lì, sta nel dehor, si accende una sigaretta, e poi inizia a guardarsi istericamente in giro, sperando di incontrare qualcuno, un qualsiasi conoscente, anche fosse la sfigatissima panettiera di sotto casa, anche fosse lo stronzo che ti è entrato dentro con la sua punto l'altro giorno. Ma non tutte le sere sono vincenti. Ecco, un metodo per capire se uno nella vita può considerarsi un fallito è proprio andare da giancarlo. Se neanche lì nell'arco di tutta una notte ti capita di non dico scambiare due parole, ma nemmeno intravvedere qualcuno che conosci, ebbene, carissimo, sì sei un fallito. O forse, semplicemente abiti a Forlì. Ed era proprio in quel momento che mi accorsi che erano già le tre e mezza e io, santo cielo, non avevo ancora incontrato nessuno di mia conoscenza. Al che ho iniziato a sudare. Ho anche tirato fuori gli occhiali, ad un certo punto. La situazione si stava facendo pesante, mi sentivo svenire. E allora, ritorno al banco: un altro chupito, per favore. Al quattordicesimo chupito, che, non si sa per quale strana ragione ormai avevo iniziato a chiamare "cupido", decisi che quel momento fosse arrivato anche nella mia vita: è il momento in cui uno decide, sa e DEVE mentire a se stesso. In quel momento infatti, mi era parso di non avere alternative. Occorreva agire. Non potevo uscirmene come una stronza da giancarlo senza prima aver parlato con un solo stronzo dentro al locale. Al che mi avviai verso il primo tipetto che poteva sembrarmi vagamente più sbronzo di me, decisa. "Ciao", gli dissi. E prima ancora che avesse il tempo di domandarmi chi diavolo io fossi, aggiunsi: "Ti ricordi di me?" Il tipo appoggiò la birra per terra e mi guardò dal basso verso l'alto. Si alzò in piedi, e dopo un attimo di smarrimento, con un sorriso a 36 denti esclamò: "Nooo, Serena!" Lo guardai con una faccia tra la stupita e la sconvolta, faccia che non deve essere una delle mie migliori. Non potevo crederci. Mi aveva effetivamente scambiato per una Serena sua conoscente, e ora non mi restava che continuare il gioco. "Ehi! E tu, com'è?" Gli chiesi, evitando con nonchallance di pronunciare il suo nome. "Tu? Non mi dire che ti sei già dimenticata anche il mio nome..." mi accusò, il che mi fece pensare che forse la mia nonchallance non era stata poi così ben imitata. "E poi, dopo tutto quel che c'è stato..." aggiunse. Tutto quel che c'è stato?! E che diamine sarà? Ero forse io una sua ex? Probabilmente sì, ma una ex di che tipo? Delle elementari? Del liceo? O una roba recente? E poi, che tipo di ragazza sono stata? Gelosa? Oppressiva? Stronza? Ma lui continuò: "Guarda, non mi sembra il caso di ritirare fuori quella storia perchè sono sbronzo, e mi sto divertendo e volevo far finta di niente, ma in realtà ci tenevo che sapessi che non ho mai più incontrato una stronza delle tue dimensioni!" Ecco, la risposta. Ero stata una stronza quindi. Com'era folle tutto ciò: essere prima scambiata per un'altra, e poi anche insultata, e da uno sconosciuto pure! "Ma tu cosa vuoi dalla mia vita?" Gli chiesi, uscendo un po' fuori dal copione. "Serena, guarda che adesso mi incazzo davvero! La smetti con questa sceneggiata? Cos'è, fai finta di non conoscermi adesso? Eh? Vogliamo essere due sconosciuti? E allora per che cazzo mi sei venuta a salutare eh?" Al che, siccome iniziava ad alzare la voce, e più di una (dozzina) di persone si era voltata a guardarmi, pensai bene di levare i tacchi ed andarmene. Ma putroppo quella sera non avevo i tacchi. E lui, fermandomi per un braccio, continuò, sempre gridando. "Ma lo sai che sono stato zitto per tutto questo tempo ma forse è ora che ti dica tutto quel che so, e che io dica a tutti che merda di persona è davvero Serena Tessari!" Ah, ecco, ora so anche il mio cognome, pensai. Dopodiché pensai che dovevo andarmene prima che il tizio combinasse qualche casino. "Ora vado", gli dissi, e mi avviai verso l'uscita. Tutto il locale mi seguì con lo sguardo, mentre lui ancora gridava: "E allora almeno adesso ci vai a letto con quello? E gli piaci?! Guarda che non sei nemmeno tutto questo splendore! Con i vestiti non si vede, ma hai un culo che è una petroliera britannica! E ragazzi, guardatela un po' quella! Ma lo sapete che se non si depila quella c'ha più baffi di Abatantuono!!" Non potevo crederci. Era surreale. Un minuto prima NESSUNO dell'intero locale si era accorto della mia presenza, ora tutti gli occhi erano puntati su di me, e non sulla mia provocante scollatura come a volte era successo, ma sui miei baffi da Abatantuono! Viola dalla vergogna, corsi via dal locale, e mentre salivo le scale per andare alla macchina, altri insulti mi accompagnarono: "E hai anche la cellulite!!" è quello che mi è rimasto più impresso. Bene, brava Serena. Pure brutta, pare. Proprio con te mi doveva confondere? Bene. Bel martedì sera è stato. Bene. Bene. Bene. Ma il Giancarlo è anche questo. Incontri, scontri, facce amiche e nemiche. E poi, ancora una volta GIANKI insegna che al mondo c'è sempre qualcuno più sfigato di te. E di me. Serena, ad esempio.

Scritto e diretto da: miazalica a 19:42 | link | commenti (7) |


#1   15 Settembre 2005 - 02:06
 
ah,eccoti Serena! finalmente ti ho beccata. è mesi che ti cerco, mi devi ancora diecimilalire.non me ne sono dimenticato! portamele domani mattina e lasciale poggiate sulla panchina, vicino alla montagetta al valentino; passerò a prenderle nel pomeriggio, e non fare come l'altra volta che non ho trovato nulla! vieni sola.anche se ti vedi con giancarlo non ho paura, ormai so dove cercarti.
stai serena
gino
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#2  15 Settembre 2005 - 08:50
 
incredibile.....però troppo ridere!
utente anonimo  
#3   15 Settembre 2005 - 11:32
 
avanti vent'anni! ^_^
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#4   17 Settembre 2005 - 12:12
 
Caro Gino,
mi dispiace. Ma le diecimila lire le ho già spese, ho comprato la nuova linea anticellulite della Clinéans, e ho affittato "Mediterraneo". Volevo proprio vederlo, sto Abatantuono.
In alternativa possiamo beccarci da giancarlo martedì prossimo, se ha la casa libera, cioè se i suoi saranno ancora giù al mare.
Un bacio, Sere
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#5   18 Settembre 2005 - 10:26
 
tornerai da giancarlo?
se vuoi ti presto il nome per la prossima serata
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#6   18 Settembre 2005 - 12:06
 
ma a me la cellulite piaceva! a giancarlo come a me poi picciono i culi un po'(che bagna l'omonimo locale) abbondanti; meglio però grossi come quello di una balena e non come una petroliera britannica che a me, soprattutto se vedova e disponibile, può piacere ma che giancarlo odia da quando una che perdeva idrocarboni ha inzaccherato la spiaggia dei suoi l'estate scorsa (tra l'altro occhio al "mediterraneo"). Quanto ad abatantuono, l'ho visto ieri ai murazzi che versava un liquido giallognolo nel Po ed era alquanto infastidito dai miei tentativi di guardarlo in faccia; quando ad un certo punto s'è girato urlando, mi stava puntando qualcosa addosso, credo fosse una pistola ad acqua, ma stavo scappando e non ho visto bene. sappi comunque che adesso parla fluentemente l'arabo e si fa chiamare aziz.
se vuoi vederlo comunque stai attenta agli abalampi, l'abatantuono arriva un po' dopo perchè la velocità del suono è minore di quella della luce.
per le diecimila lire, va bene così, te le abbuono, magari martedì ci vediamo da giancarlo, se non ti ricordi di me (adesso porto i capelli biondo platinette, li porto alla bella marinara, li porto come l’onda comelonda in mezzoal mar ci stan i camin che fumano e altri canti popolari eseguiti dall’orchestra popov) sarò quello col fiore all’occhiello dell’articolo d’apertura del giornale sotto l’ascella. Aspetterò sole24ore e poi mi farò avanti! E sarà una liberazione se ci sarà unità d’intenti.
Ricambio i tuoi baci
gino

Ps non mi chiamare, tengo la cellulite spenta.
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#7   24 Settembre 2005 - 11:23
 
Bè, fantastico sto posto, dovrebbe essercene uno in ogni città, paese o borgo.
Prima di farsi la fama dovresti metterci delle comparse, per farlo decollare, assoldare tipi estremi, molto brutti, ma anche troppo belli, sfigati ma anche molto più fortunati, molto alti e molto bassi, grassi e molto magri. Per l'inaugurazione però devi proprio venire tu, nelle vesti di Serena chiaramente, il tipo un pò incazzoso che ce l'ha con le donne e si ubriaca posso farlo io, non dovrebbe riuscire difficile. Apriamo a Roma un Gianki anche noi, un posto così non esiste qua, fichissimo dai,dai,dai. Che storia!!
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